venerdì 5 aprile 2019

I MAGICI RITAGLI DI MATISSE


         L'ARTE SEGRETA DI MATISSE



Le forbici tagliano la carta con la destrezza di un sarto esperto. Non un'esitazione, non un ripensamento: pare quasi di sentire il rumore delle lame mentre, dalla carta irrigidita dagli strati di colore, emergono le sagome per i suoi décuopage. D'altronde Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869-Nizza, 1954) nato in una famiglia di mercanti di stoffe e di tessitori nel cuore industriale della Francia nord-orientale, sin dall'infanzia è sempre stato bravo con le forbici. Pittore, incisore, illustratore, stampatore e scultore, Matisse non è nuovo all'uso di queste forme ritagliate dalla carta per pianificare e creare le sue opere. Ma è solo dal 1941, quando un grave intervento chirurgico per rimuovere un tumore all'intestino gli impedisce di dipingere al cavalletto, che queste sagome diventano opera d'arte indipendente. Confinato su una sedia a rotelle, egli si inventa un modo del tutto originale per creare ex novo con le forbici. Come il suo primo periodo di prolungata convalescenza nel 1890 lo aveva avvicinato alla pittura, così il secondo segna l'inizio della sua "seconda vita": impossibilato ad uscire, l'artista porta il giardino dentro casa trasferendo sulle pareti del suo appartamento di Nizza il colorato universo della sua anima.

  
     "Il colore, forse ancor più del disegno è una liberazione."                   
                               


I decoupages sono prima di tutto per l'artista una gioiosa soluzione al problema pratico posto dalla sua invalidità. Liberate dalle costrizioni della tela, queste forme ritagliate invadono lo spazio circostante, impadronendosi delle pareti, ricoprendole di colore. E la bellezza di questi elaborati sta proprio nella loro semplicità; sono realizzati con materiali modesti, utilizzando tecniche elementari: l'artista in essi trasforma elementi essenziali come colore, forma e dimensione. Ma proprio per l'immediata gratificazione visiva che ci regalano, è facile dimenticare quanto queste opere siano innovative e complesse, il risultato di una vita di lavoro e di continua e instancante ricerca. Le dimensioni si fanno colossali, la tecnica più rapida; protagonisti sono foglie, fiori, pesci, uccelli, forme semplici che esplodono e prendono vita sulle pareti con rigogliosa energia e pienezza.



I papiers  venivano disposti dall'artista direttamente sul supporto, così come i ritagli venivano realizzati senza disegni preparatori, segno di una estrema abilità nel ritaglio.


Esempio di una delle tante composizioni realizzate con i ritagli:

"Il covone", 1953. Guazzo su carta, tagliato e incollato. Oggi conservato al Pictoright di Nizza.

Luce, calma e voluttà sono tutte caratteristiche che meglio rappresentano le "sforbiciate dell'artista".
L'esaltazione della carta ritagliata è la protagonista di questa opera al Musèe Matisse, la Villa des Arènes in stile genovese del XVIII secolo a Nizza.

Eléments de papiers gouachés découpés non utilisés dans ses oeuvres par Henri Matisse.

Papiers gouachés découpés. 

Don de la familie Matisse, 2012.



La matematica, in questo caso  applicata all'arte, dimostra che   è possibile individuare uno studio di funzioni. 


Gafico di funzione con termini al cubo: y=x^3



Grafico di funzione identità: y=x  e funzione ellittica (definita dalla curva di Weierstrass): y^2=x^3+ax+b


Grafico di funzione con due logaritmi (tracciati dalle linee in rosa e rosso): y=ln(x),

 parabola con equazione cartesiana y= ax^2+bx+c



Grafico di funzione con logaritmo (tracciato da linea in viola ): y=ln(x),

 funzione esponenziale (linea rossa): y=e^x,

 funzione di identità (in verde):y=x, funzione seno (in blu): y=sinx



Siti consultati per ricavare informazioni:



1 commento:

  1. La ricerca è approfondita e sono state individuate molte funzioni, però manca poi l'analisi delle loro caratteristiche matematiche.

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