"Nu Couchè II"
di Henri Matisse.
Accanto alla sua attività di pittore, Henri Matisse accosta la sua passione per la scultura, soprattutto tramite l'impiego del bronzo. Una materia che diviene espressiva, dunque, non attraverso l’aggiunta di dettagli (che, con le parole dello stesso Matisse, “diminuiscono la purezza delle linee, danneggiano l’intensità emotiva”), bensì attraverso un procedimento di sottrazione del sovrappiù. Un concetto mutuato proprio da Michelangelo, che Matisse riuscì a rielaborare e rendere attraverso uno stile del tutto personale e autonomo. La constatiamo con i nostri occhi, questa sintesi, questa semplificazione plastica che prende vita tanto nelle sculture quanto nei disegni, nei dipinti, nelle celebri e innovative gouaches découpées.
In "Nu Couchè II" (1927, Bronzo, Musèe Matisse, Nizza), raffigurante Madame Jean Matisse, vediamo tutto questo: l'assenza dei tratti del viso e la sensualità "abbozzata" della figura testimoniano comunque la bellezza delicata della donna, ritratta in un momento di intimità con il marito.
E' stata individuata nell'opera la seguente funzione:
La funzione è di quinto grado, polinomiale e intera; il suo dominio è R.
Le intersezione degli assi X e Y sono rispettivamente il punto G ed il punto D.
La funzione è positiva quando X>-3,807.
Fonti:
http://www.giudiziouniversale.it/articolo/arte/la-dieta-di-matisse
Appunti presi nel corso della visita presso il "Musèe Matisse" di Nizza.
Ottimo lavoro. Punto debole: non è condiviso il link a GeoGebra-
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