giovedì 7 giugno 2018

Battistero di Firenze

Il battistero di San Giovanni Battista sorge di fronte alla cattedrale di Santa Maria  Del Fiore, in Piazza San Giovanni . Dedicato al patrono della città di Firenze, ha la dignità di  basilica minore.
Nel 1128 l'edificio diventò ufficialmente battistero cittadino e intorno alla metà dello stesso secolo venne eseguito un rivestimento esterno in marmo, successivamente completato anche all'interno; il pavimento in tarsie marmoree venne realizzato nel 1209. Secondo alcuni la cupola sarebbe stata realizzata nella seconda metà del XIII secolo, ma di ciò non esiste nessun documento, e tecnicamente l'ipotesi è assai discutibile. I mosaici della scarsella risalgono verso il 1220 e successivamente fu eseguito il complesso mosaico della cupola a spicchi ottagonali, al quale si lavora tra il 1270 e il 1300con l'intervento di frate Jacopo e la partecipazione di Cimabue, grandissimo pittore dell’epoca
Il battistero ha una pianta ottagonale, con un diametro di 25,60 m, quasi la metà di quello della cupola del duomo. L'ottagono è già figura tipica dei battisteri, soprattutto medievali e di ispirazione bizantina, di cui l'ipotesi più probabile è quella di ricordare "l'ottavo giorno" della settimana, che nel Nuovo testamento del Cristianesimo e simbolo, ricorrente in quell’epoca  di Resurrezione  ed Eternità.
La necessità di un edificio di vaste dimensioni si spiega con l'esigenza di accogliere la folla che riceveva il battesimo solo in due date prestabilite all'anno. Anticamente era sopraelevato di alcuni gradini, scomparsi con l'innalzamento graduale del piano del calpestio, che leonardo Da Vinci aveva pensato di ricreare studiando un modo per sollevare in blocco l'edificio e ricreare una nuova piattaforma.
L'edificio è coperto da una cupola ad otto spicchi, mascherata all'esterno dall'attico e coperta da un tetto a piramide schiacciata. Sul lato opposto all'ingresso sporge il corpo dell'abside rettangolare.
L’esterno in marmo bianco di Carrara è scandito da tre fasce orizzontali, ornate da riquadri geometrici, quella mediana occupata da tre archi per lato, nei quali sono inserite superiormente finestre con timpani. Ai pilastri in marmo verde del registro inferiore corrispondono colonne poligonali in strisce bianche e nere in quello superiore, reggenti gli archi a tutto sesto. I pilastri angolari, originariamente in pietra serena, furono poi rivestiti pure di marmo. Si tratta di uno spartito di gusto classico, usato già in altri monumenti romanici come la facciata di San Miniato al monte, che testimonia il perdurare a Firenze della tradizione architettonica della Roma antica.



 Qui possiamo notare infatti la forma piramidale della cupola in marmo bianco.

1 commento:

  1. Non si vedono le immagini, ci sono errori di formattazione del testo, la parte geometrica è carente. Bene invece la parte di storia dell'Arte.

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