- Anno di uscita del primo PC (Personal Computer) della IBM
PC IBM
Il PC IBM è stato presentato il 12 agosto 1981 e commercializzato dal settembre 1981 all'aprile 1987 e viene considerato il capostipite dei personal computer comunemente usati oggi basati su microprocessori in architettura x86, è stato sostituito dall'IBM Personal Computer XT.
La denominazione "PC IBM" verrà usata in seguito per indicare tutti i personal computer prodotti negli anni seguenti da IBM, la cui architettura hardware negli anni seguenti si afferma prepotentemente sul mercato dando origine anche a un vastissimo numero di cloni noti come IBM compatibile. Inizialmente IBM affermò la propria architettura hardware ma con la nascita dei compatibili IBM altri produttori conquistarono grosse fette di mercato e furono in grado di imporre proprie scelte architetturali. Col passare degli anni IBM divenne sempre meno in grado di imporre proprie scelte architetturali fino a quando nel 2004 decise di uscire dal mercato dei personal computer ormai diventato troppo competitivo e quindi poco remunerativo. Oggi con l'uscita di IBM dal mercato dei personal computer i termini "PC IBM" e "compatibile IBM" hanno perso di significato (se non in ambito storico) e sono entrati in disuso. Oggi l'architettura hardware dei personal computer successori dei PC IBM e dei compatibili IBM viene decisa da vari consorzi in cui sono riunite tutte le maggiori aziende del pianeta impegnate nella produzione di hardware per personal computer.Il termine "personal computer" presente nel nome del computer è usato per evidenziare l'uso del computer da parte di un singolo utente in contrapposizione ai mainframe o ai minicomputer multiutente all'epoca già molto diffusi nelle grandi aziende. Tale termine, tuttavia, era stato coniato negli anni settanta in riferimento all'Apple II, e veniva usato per indicare tutto il segmento di mercato, indipendentemente dal marchio.
È con l'IBM Personal Computer, in ragione della grande diffusione che raggiunge, che tale termine si restringe nell'uso con il significato che oggi solitamente gli attribuiamo, cioè di computer basato su architettura x86, in contrapposizione a Macintosh o altre piattaforme. La fortuna di tale architettura è derivata anche dal fatto che il PC IBM era stato realizzato utilizzando ("assemblando") prodotti normalmente reperibili sul mercato. Questo portò in breve tempo alla realizzazione da parte di molte altre ditte di un consistente numero di cloni con prezzo ridotto e diverse caratteristiche. Annunciato dalla IBM il 12 agosto del 1981, le consegne iniziarono il mese successivo. Nel primo anno ne furono venduti 200.000. Per confronto, il contemporaneo Sinclair ZX80, popolarissimo ed economico, vendette 70.000 pezzi in un anno. Il successo fu tale che pochi mesi dopo il lancio ne uscirono dei cloni, i famosi PC IBM compatibile.
Spot Puppblicitario del PC IBM con Charlie Chaplin
Per quanto riguarda la tecnologia costruttiva di base e il funzionamento di base, l'IBM Personal Computer è un computer elettronico digitale basato sull'architettura di von Neumann. Per quanto riguarda invece il suo aspetto esteriore, è un computer desktop non all-in-one. In particolare, di base (cioè senza accessori opzionali), l'hardware del computer è costituito unicamente dall'unità di elaborazione centrale IBM 5150 e da una periferica esterna: una tastiera alfanumerica QWERTY a 83 tasti con tastierina numerica. Tale tastiera è utilizzata dal computer come principale interfaccia utente di input. Come principale interfaccia utente di output, il computer è invece predisposto per utilizzare un display video, che però non è compreso di serie. Tale scelta di marketing è tuttora comunemente praticata dalle aziende produttrici di personal computer. In tal modo si vuole lasciare libero l'acquirente di utilizzare un display video di cui si è già in possesso permettendo quindi di risparmiare nell'acquisto del computer. Per aggiunger al computer un display video è possibile non solo ricorrere ad un monitor video ma anche ad un televisore: le frequenze video utilizzate dal computer sono infatti le stesse utilizzate dagli apparecchi disponibili in quegli anni. All'epoca l'IBM commercializzava come accessori opzionali due modelli di monitor video: l'IBM 5151 e l'IBM 5153. Il primo è un monitor video con schermo monocromatico a fosfori verdi, il secondo è un monitor video con schermo a colori. Come CPU il computer ha il microprocessore Intel 8088 funzionante ad una frequenza di clock di 4,77 MHz. L'unità centrale può ospitare fino a 64 kB di memoria primaria sulla motherboard (ma era commercializzato anche con 16 kB). La motherboard è dotato di 5 slot ISA con bus a 8 bit. Gli slot possono essere utilizzati ad esempio per l'interfaccia per il floppy disk drive o per la scheda video CGA (Color Grafic Adapter) che poteva essere collegata anche ad un televisore in quanto forniva il segnale video anche in formato videocomposito (standard NTSC). È anche possibile installare tre schede di espansione della memoria primaria, ciascuna da 64 kB portando così la memoria primaria a 256 kB. Nei primi modelli era previsto un registratore a cassette come memoria di massa, ma probabilmente non furono prodotti senza floppy disk. Il floppy in dotazione era a singola faccia da 5¼ pollici per una capacità formattata di 160 kB. Il drive era di dimensioni full-size ovvero alto il doppio delle attuali unità che occupano gli slot da 5¼ pollici. Non era disponibile un'unità a dischi rigidi. Di serie il computer non aveva in dotazione nessun sistema operativo. L'IBM opzionalmente offriva tre diversi sistemi operativi: il PC DOS, il CP/M-86 e l'UCSD p-System.
Schermata di un popolare videogioco per PC IBM, "Donkey".
Poco originale, ma dal punto di visto tecnico il lavoro è ben fatto: collegamenti, immagini, video, riferimenti, adeguata struttura del testo. La prova è quindi ottima.
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