martedì 6 ottobre 2015



Inizia l'era di Wikipedia 

«Hello, world». È il saluto che accoglie i primi visitatori del sito wikipedia.org, nato da un'idea dell'imprenditore Jimmy Wales e del filosofo Larry Sanger.

Tutto ha inizio quando Wales, fondatore della Bomis (portale di ricerca per musica pop), assume Sanger nella sua azienda per realizzare un sogno nutrito fin da piccolo: dar vita a un'enciclopedia on line che comprenda tutte le forme del sapere e le renda accessibili a tutte le persone.



La soluzione è individuata nel wiki (termine hawaiano che vuol dire "veloce"), software ideato nel 1995 da Ward Cunningham, il cui aspetto principale è quello di facilitare la creazione e la modifica di un pagina, consentendo collegamenti ipertestuali con altre pagine.
L'ambizioso progetto prende forma nel 2001 con il lancio ufficiale di Wikipedia, nato inizialmente come progetto complementare di Nupedia.

E' un passo rivoluzionario nella storia di internet, tant'è che Webby Awards (uno dei premi più prestigiosi legati al web) lo inserisce più tardi tra i 10 momenti più importanti per Internet. L'anno dopo, la rivoluzione wiki varca i confini USA toccando gli altri continenti: nascono 25 versioni in altrettante lingue (tra cui quella italiana).

Parallelamente, cresce il numero di internauti che, per curiosità o per ragioni di studio, consultano il sito come fonte di conoscenza. La rete wiki si amplia con il lancio delle sezioni notizie e quote. Insieme ai successi arrivano le prime critiche di quanti ritengono che le informazioni del sito siano poco attendibili, per il mancato controllo su tutto ciò che viene pubblicato.

A ciò si uniscono i timori degli utenti in merito al rischio di vedere le pagine di Wikipedia inondate di pubblicità, insieme a quello di esporre il sito a condizionamenti di natura economica e politica. La risposta di Wales non si fa attendere e nel 2003 dà vita a Wikimedia, una fondazione senza scopi di lucro che incoraggia la crescita di contenuti liberi cui tutti hanno accesso gratuito.        

Per saperne di più clicca qui:



Aprono i primi due Apple Store
 
Quando fu lanciata l'idea, i più parlarono di suicidio finanziario. Oggi, i negozi griffati con l'inconfondibile "mela morsicata" hanno superato le 400 unità nel mondo, facendo scuola in tema di "retail". È qui che migliaia di persone, si radunano ad ogni lancio di un nuovo prodotto.

 

Steve Jobs aveva pensato a dar vita una catena di negozi dedicata esclusivamente al marchio Apple, per dare maggior risalto ai nuovi dispositivi lanciati sul mercato.
Il progettò si concretizzò a maggio del 2001, anticipato da un promo di quattro minuti in cui il massimo dirigente della società di Cupertino, nella sua tradizionale mise casual con tanto di jeans e dolcevita nero, descriveva le peculiarità dell'Apple Store. Il 19 maggio si aprirono i cancelli dei primi due store: nel centro commerciale di Tysons Corner, in Virginia, e tre ore dopo a Glendale (quest'ultimo considerato dalla stessa Apple come il primo in assoluto), in Californ

 
 I successivi 23 negozi aperti in altrettanti Stati dell'Unione, prima della fine del 2001, vennero presi d'assalto dalla folla, specialmente dopo l'uscita dell'iPod. Cominciò da qui una graduale espansione nella vendita al dettaglio, che nel 2004 sbarcò in Europa, sponda Regno Unito, e nel 2007 toccò anche l'Italia con il primo store di Roma Est. 





Apple lancia l’iPod

Con il motto «Più di 1000 canzoni nella tua tasca» Steve Jobs, in jeans e felpa nera, presenta al mondo l’iPod, il nuovo riproduttore musicale digitale della Apple.

Il nuovo dispositivo,
lanciato il 23 ottobre 2001, molto leggero e con design bianco o nero, racchiude un hard disk da 5 gigabyte, che può contenere mille brani musicali in formato MP3. Molto compatto e semplice da usare, si comandava attraverso una ghiera meccanica circolare che permetteva di scorrere nella libreria musicale in modo molto veloce e mediante l'uso del solo pollice.

 La prima generazione di iPod era compatibile e sincronizzabile esclusivamente con computer Macintosh. Rimane famoso per essere il primo dispositivo portatile in grado di riprodurre musica prodotto da Apple inc.

Dopo l’iPod “mini” lanciato nel 2004, nel 2005 è la volta delle versioni shuffle e nano che presentano una memoria di dimensioni maggiori e un design più originale. Nel 2007 ci sarà il salto di qualità con la tecnologia touch, che farà dell’iPod un dispositivo multifunzionale in grado di realizzare filmati, di collegarsi in WI-FI, di mandare messaggi con iMessage e di fare fotografie.

Qui troverai un approfondimento su tutte le successive generazioni di Ipod:


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Attentato alle Torri Gemelle... per non dimenticare

Non dobbiamo dimenticare però che il 2001 non è stato soltanto un anno di innovazioni tecnologiche, ma anche un anno che resterà per sempre nella storia per un tragico avvenimento  che ha sconvolto il mondo intero: l'attentato alle Torri Gemelle.


La mattina dell'11 settembre 2001 diciannove terroristi presero il comando di quattro aerei di linea passeggeri in viaggio verso la California. I dirottatori condussero due aeroplani modello Boeing 767 a schiantarsi contro le torri Nord e sud del World Trade Center. Un altro gruppo di dirottatori condusse il volo American Airlines 77 a schiantarsi contro il Pentagono, mentre un quarto volo, col quale i terroristi intendevano colpire il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, precipitò nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania.

Le vittime degli attentati furono in tutto 2974, tutti civili, a parte 55 militari uccisi al Pentagono. Furono più di 90 i paesi che persero cittadini negli attacchi al World Trade Center.

Almeno 200 persone saltarono dalle torri in fiamme e morirono precipitando su strade e tetti degli edifici vicini, centinaia di metri più in basso. Alcune persone che si trovavano nelle torri al di sopra dei punti di impatto salirono fino ai tetti degli edifici sperando di essere salvati dagli elicotteri, ma le porte di accesso ai tetti erano chiuse; inoltre, non vi era alcun piano di salvataggio con elicotteri e, quella mattina dell'11 settembre, il fumo denso e l'elevato calore degli incendi avrebbe impedito agli elicotteri di effettuare manovre di soccorso.
È stato possibile identificare soltanto i resti di 1.600 vittime.

Per non dimenticare...

1 commento:

  1. Ottimo lavoro, ricco come contenuti, link e immagini, ben organizzato. Ad essere pignoli, manca solo una maggiore uniformità nel colore dei caratteri, che in una parte risulta grigio anziché nero.

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