2013: un anno ricco di invenzioni
tecnologiche
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XBOX
ONE
Non si può non partire dalla nuova Xbox
One, realizzata dalla Microsoft: ricca di controlli wireless, la possibilità di
usare la tv tramite la console, con esperienze di gioco innovative e con grafiche
che appaiono paragonabili a video reali o film di azione

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CONDENSATORE
Ai
fini pratici dell'utilizzo dei dispositivi troviamo invece la possibilità di avere
a disposizione un caricabatterie per il proprio telefono che in 20 secondi dia
energia al sistema: una studentessa della California ha infatti scoperto un
dispositivo, che ora entrerà in fase di valutazione da parte delle aziende
informatiche, che può caricare cellulari in tempo da 20 a 30 secondi massimo.
La ragazza si chiama Eesha Khare, studentessa di Saratoga che ha ideato questo
meccanismo. Stanca della scarsa autonomia del proprio smartphone ha creato un
condensatore ad alta densità, dimostrandone le capacità di ricaricare una luce
a LED.
L'invenzione
è stata premiata con il secondo posto in un concorso di giovani cervelloni,
sponsorizzato dalla Intel Corporation.
La soluzione di Eesha è un
supercondensatore, ossia un condensatore che accumula una quantità di carica
elettrica eccezionalmente grande in uno spazio molto ridotto, poco più di 2,5
cm, capace di durare 10 mila cicli di carica - scarica 10 volte più di una
normale batteria.
Per
adesso ricarica una luce LED ma l'idea è di applicare la tecnologia agli
smartphone .
Nel
frattempo la ragazza si è aggiudicata un premio di 50 mila dollari.
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WI
FI SUPERVELOCE
Da
Karlsruhe, in Germania, arriva una importante novità per quanto riguarda i
modem wi-fi che permettono la navigazione in rete a distanza: è stata infatti
raggiunta la velocità massima di 40 GB a una distanza di 0,6 miglia e la cosa
permetterà così alle aziende che producono questi sistemi di considerarne un
netto potenziamento.
Ciò che rende possibile questo record è
la combinazione di un migliore hardware e dell'uso delle radiofrequenze
elevate, in questo caso 240 gigahertz.
L'hardware in questione è un insieme
di circuiti integrati sviluppati dal laboratorio e in grado di elaborare i
segnali a frequenze piu' elevate.
Frequenze piu' alte significano
componenti piu' piccoli, dal momento che una lunghezza d'onda piu' corta può
essere raccolta da una antenna più piccola.
Le alte frequenze sono necessarie per
spostare molti dati.
In realtà, il numero di bit che
possono viaggiare sulle onde radio è inversamente proporzionale alla lunghezza
d'onda.
Più breve è la lunghezza d'onda più
alto è il numero di dati che possono essere trasmessi in un dato tempo. Una
rete Wi-Fi funziona a 2,4 o 5 Ghz.
Gli smartphone di ultima generazione
funzionano, invece, a frequenze un po’ al di sotto di questo valore
raggiungendo a stento i 10 MB al secondo.
In realtà, ad un'alta frequenza,
l'umidità dell'aria può causare un indebolimento del segnale. Non dovrebbe
essere cosi' per i 240 Ghz dove è poca l'interferenza dovuta all'umidità.
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ORECCHIO
BIONICO
Una delle più interessanti scoperte è
sicuramente l'orecchio bionico, che può andare anche oltre l'abilità umana: può
infatti sentire i minimi suoni e a livello estetico è del tutto identico ad un
orecchio umano normale.
La
scoperta è stata fatta da uno studio preclinico di ricercatori della University
of new South Wales in Australia.
Gli scienziati hanno abbinato la terapia
genica alla tecnologia usata su pazienti per la sordità, aumentando di molto la
sensibilità uditiva dell'apparecchio acustico impiantato. Gli esperti hanno
integrato la terapia genica a un impianto cocleare classico inducendo cosi' la
rigenerazione di fibre nervose dei nervi acustici, e quindi, migliorando l'innesto
dell'impianto e la sua funzionalità in termine di percezione uditiva.
La terapia genetica, spiega Gary
Housley, coordinatore del lavoro che è durato parecchi anni è veicolata in modo
molto semplice, all' atto stesso dell'impianto dell'apparecchio acustico
stimolando l'orecchio con brevissimi impulsi di corrente che inducono la
penetrazione del Dna terapeutico. I geni traghettati dalle onde elettriche sono
quelli che danno le isruzioni per produrre molecole stimolanti la rigenerazione
dei nervi, le cosiddette neurotrofine.
L'impianto cocleare è la tecnologia
attualmente in uso per curare la sordità dovuta a danni della parte più interna
dell'orecchio, coclea, la parte che prende contatti diretti coi nervi acustici,
trasformando i suoni esterni in segnali nervosi che poi i nervi trasportano
alla corteccia uditiva.
Manca la bibliografia e almeno un collegamento (link). Bene invece la struttura del post e le immagini. Nel complesso la prova è più che discreta.
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